Trappoleone

Il doppio gioco del Leoncino mette nel sacco il fratellone

TREVIGNANO R. –  Da subito era sembrato incredibile. E in effetti lo era!

Un gesto di generosità del Leoncino nei confronti del nemico fraterno, volto a colmare l’ennesima sbadataggine del Vecchio Leone il quale, dopo appena 4 mesi, e alla vigilia della quinta ed ultima regata regionale, si era ricordato di avere la barca con gli agugliotti scassati.

La prolungata assenza del fido Luchino infatti, aveva lasciato il felino pluricampione, completamente indifeso, con gli artigli spuntati e le viti spezzate.

Gli esperti già discutevano sull’entità della rampogna che il fratellino avrebbe riservato al fratellone e nulla lasciava presagire il diabolico piano.

Il Leoncino, una volta saputo che i tentativi di riparazione del fratellone erano falliti (nessuno si aspettava un esito diverso – ndr) gli aveva immediatamente offerto la propria barca sottolineando la massima disponibilità.

Un comportamento del tutto inatteso che, la mattina della regata, si disvelava progressivamente in tutta la sua malvagità.

Giunto al circolo, il nostro scopriva infatti, che la barca era completamente da montare e, una volta completata l’operazione e sceso in acqua per affrontare la prima prova, si accorgeva lentamente di tutti i sabotaggi che erano stati confezionati per fermarlo.

In un primo momento, con il fido Luchino tentavano delle riparazioni chiedendo un bozzello qui, un cacciavite li, ma alla fine erano costretti ad arrendersi per la definitiva rottura della scotta randa che rendeva la barca ingovernabile e li costringeva al ritiro a metà della seconda prova.

A tarda sera, il Leoncino, non sentendo alcuna notizia provenire dalle tempestose acque del Lago di Bracciano, con finta indifferenza, contattava l'autorevole redazione di Lagospia per informarsi sull’esito della regata e, appurato che il trappolone era riuscito a meraviglia, ostentava anche una finta indignazione per i presunti danni arrecati alla sua barca! Faccia di .ulo!

Contrappasso

Il Minottauro costretto ad espiare le colpe...

Il Minottauro a prua del Vecchioleone
Il Minottauro a prua del Vecchioleone

TREVIGNANO R. - Tempi duri per il Minottauro!

Ritiratosi al circolo per meditare sugli sganassoni rimediati all'europeo, dormiva beato in riva al lago sognando l'incontro con il "Prodiereperfetto".

Vedendolo così in èstasi, il VecchioLeone, lo svegliava e gli proponeva, subdolo, una distensiva uscita di allenamento.

Il nostro, ignaro del piano ordito alle sue spalle, armava il Satanasso e si preparava a bordeggiare sotto lo sguardo esperto del Pluricampione.

Con la barca già in riva al lago però, notava un piccolo dettaglio: la braga del trapezio giaceva sulla panchetta pronta per essere indossata. Sì, ma da chi?

Ben presto, la situazione si chiariva in tutta la sua drammaticità. Il Pastpresident lo costringeva al ruolo di "prodiere" per fargli espiare le colpe accumulate negli anni nei confronti degli oltre 20 malcapitati che si erano fidati di lui e dei suoi modi suadenti...

Il solerte cronista di Lagospia ovviamente, non si lasciava sfuggire la scena e, a bordo di un mezzo di fortuna, seguiva la coppia e registrava l'esito disastroso dell'uscita riparatrice:

  • fiocco cazzato male;
  • uscite al trapezio e virate, goffe e in ritardo;
  • barber sottovento cazzato;
  • tangone montato male;
  • e, dulcis in fundo, ammainata dello spi con scotta sotto la barca!

 

Rientrati a terra, il nostro cronista leggeva lo sgomento sul volto del vecchio timoniere per avere assistito a cotanta inettitudine e riusciva a strappargli solo un breve commento che suona come un "de profundis" sul futuro del Mangiaprodieri: "questa barca va veramente bene.... in bolina entra subito in planata, è velocissima... davvero non so spiegarmi gli scarsi risultati del Minotti..."

 

Borzani docet

Chi evita l’errore elude la vita.

Veloscopo di Agosto

Sito ufficiale della Associazione Italiana Fireball
Sito ufficiale della Associazione Italiana Fireball